SPECIALE TERRITORIO: IL SUPERVULCANO E IL SESIA VAL GRANDE GEOPARK
Intorno
a 290 milioni di anni fa, quando la Terra era costituita da un unico,
enorme continente,“Pangea”, si verificò un anomalo innalzamento
termico che portò all’esplosione di un enorme vulcano. Un’eruzione
eccezionale, pari a 250 bombe atomiche, che sprigionò quintali di
materiale lavico e detriti. Tra i 60 e i 30 milioni di anni fa, gli
stessi movimenti geologici che portarono alla formazione delle Alpi
sollevarono e rovesciarono anche la sezione di crosta terrestre in
cui si trovava il vulcano esploso.
Un
evento significativo che portò alla luce il sistema di alimentazione
del vulcano, profondo fino a 25 km sotto terra,
presentando diverse associazioni di rocce provenienti dalle tre
sezioni della crosta, da quella più in superficie fino alla
caldera (ampia
conca, spesso circolare o ellittica, che solitamente si forma dopo lo
sprofondamento della camera magmatica di un edificio vulcanico, a
causa del
suo parziale svuotamento dovuto a
un’imponente eruzione).
Una peculiarità unica, che ha classificato la zona come il
riferimento più importante al mondo per la comprensione della
composizione geologica della crosta terrestre.
Nell’ultimo
secolo, numerosi furono stati gli studi condotti sulle rocce
vulcaniche della zona, ma solo nel 2009 si raggiunse la più grande
delle scoperte: le già
conosciute rocce magmatiche della sezione crostale di Balmuccia e
Gattinara e quelle
vulcaniche affioranti tra Borgosesia e la pianura Padana appartengono
a un
unico sistema magmatico,
ormai fossile.
Le ricerche furono condotte da Silvano Sinigoi, professore di
Petrografia all’Università
di Trieste e
appassionato alla geologia del territorio valsesiano, e James Quick,
prorettore della Southern Methodist University di Dallas.
Una
notizia incredibile, che nel 2013 portò al riconoscimento del Sesia
Val Grande Geopark (zona in cui si trova il Supervulcano) come sito
UNESCO e, due anni dopo, ad annoverarlo nella prestigiosa
lista degli “UNESCO Global Geoparks”,
un insieme di aree geografiche di rilievo nel panorama geologico
mondiale.
Con
l’obiettivo di protezione, conservazione e valorizzazione dei
parchi, ad
oggi il progetto comprende più di 160 luoghi seminati in 44 paesi
del mondo. Su territorio italiano, oltre al Sesia Val Grande Park,
rientrano anche le Alpi Apuane, il Cilento, Vallo di Diano e Alburni,
il Pollino, Rocca di Cerere, il Tuscan Mining Park, Adamello-Brenta,
Madonie e il comprensorio del Beigua. (Qualche valido suggerimento
per future vacanze nel nostro Bel Paese!).
In
termini di estensione, il geoparco della Valsesia si estende dal Lago
Maggiore sino al Monte Rosa, al confine con la Valle d’Aosta.
Un’area ampia e assai varia, che comprende il Parco Nazionale Val
Grande, i Parchi Regionali dell’Alta Valsesia e del Monte Fenera,
la Riserva Naturale del Sacro Monte di Varallo e le rinomate “terre
del vino DOC”, quali Boca, Gattinara e Ghemme. Dalle
vette delle Alpi sino alla valle del Po – con un’escursione
attitudinale che dai 4.554 metri di quota di Punta Gnifetti raggiunge
i 190 metri slm del lago – ,
Il Sesia Val Grande Geopark
si è
aggiudicato il titolo di parco
più alto e ripido d’Europa.
Al
suo interno è possibile ammirare la varietà paesaggistica e
faunistica del territorio, oltre all’evoluzione del rapporto
uomo-natura dal Paleolitico ad oggi.
Per
citare alcuni dei geositi più rilevanti, che rientrano negli
itinerari
escursionistici organizzati dall’Associazione Sesia Val Grande
Geopark, possiamo
iniziare dall’area sottostante l’antico ponte di
Dinelli, nei
pressi del piccolo Santuario della Madonna dei Dinelli. Qui, sotto le
acque del fiume Sesia passa la linea Insubrica, il lineamento
tettonico che segna approssimativamente il limite tra la placca
europea e quella africana.
Segue
Balmuccia,
che rappresenta uno degli affioramenti di periodite del mantello
(strato sottostante la crosta terrestre) del Supervulcano meglio
conservati al mondo. E poi Aniceti
e Bocciolaro,
in prossimità del ponte della Gula, il lungo fiume di Crevola
e Agnona.
In ultimo arriviamo a
Prato
Sesia, dove il
territorio si appiana e le acque rallentano la loro velocità. A
catturare l’occhio sono gli enormi blocchi di roccia
diversificata che faceva parte
dell’edificio
vulcanico preesistente, franati poi nella caldera ed inclusi nel tufo
eruttato durante il collasso.
Per
approfondire le diverse tappe del geoparco, potete esplorare i
virtual tour di PROGEO Piemonte.
La
rilevanza mondiale del Sesia Val Grande Geopark lo ha reso materia di
studio anche per i giovani, inserendolo nei programmi scolastici di
educazione ambientale.
Numerose
sono infatti le attività
didattiche rivolte ai giovani
a partire dalle scuole elementari, che spaziano da escursioni in loco
a laboratori in classe per lo studio della placca tettonica ed
orogenesi delle Alpi. Da citare anche l’innovativo
progetto Erasmus +,
ormai giunto alla sua terza edizione. Consiste in uno scambio
internazionale tra gli studenti dei geoparchi della Valsesia, Francia
e Finlandia, per condividere le peculiarità del proprio patrimonio e
condurre esperienze incrociate di osservazione, ricerca e
discussione.
A
dimostrazione dell’impegno dell’Associazione e degli
organizzatori, anche in quest’anno così anomalo le attività
vengono svolte regolarmente, con interventi online e di didattica a
distanza.
Dopo
tanta meraviglia, se avete la curiosità alle stelle e siete
interessati a viaggiare indietro nel tempo alla scoperta del
supervulcano, l’Associazione Sesia Val Grande Geopark vi aspetta a
braccia aperte. Come ci suggerisce Ilaria Selvaggio, Guida Ufficiale
del geoparco, con l’arrivo della primavera, sarà infatti possibile
prenotare escursioni
con i divulgatori scientifici
(in base a quanto consentito dai futuri decreti legge riguardanti
l’emergenza
Covid-19). A causa dell’evento alluvionale dello scorso Ottobre,
alcune tappe del tour sono state sfortunatamente danneggiate e sono
in fase di riassestamento, ma l’itinerario è talmente vario che
saprà stupirvi comunque.
Per
tenervi aggiornati sulle interessantissime iniziative o prenotare una
visita, potete consultare il sito web del Supervulcano,
del Sesia
Val Grande Geopark
e la pagina Facebook @Supervulcano Valsesia – Associazione Sesia Val
Grande Geopark.
Valorizziamo
il nostro preziosissimo patrimonio territoriale, in ogni suo aspetto!
Grazie a @Ilaria Selvaggio per i contributi fotografici