DOMOTICA: LA TUA SMART HOME
“Hey
Google, di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?”, “Alexa,
riproduci l’ultimo album di Bon Iver”, o ancora “Hey Gugu,
chiama mio nipote Alberto”.
Quante
volte abbiamo sentito evocare (o evocato noi stessi) questi amici
immaginari? La tecnologia sta diventando sempre più permeante nella
nostra quotidianità, raggiungendoci ovunque, anche a casa.
Qualche settimana fa, parlando del Luxury Real Estate e dei suoi punti chiave, abbiamo già sfiorato l’argomento domotica. In questo articolo vogliamo dedicargli più spazio, raccontandovi di cosa si tratta, come bussa alla nostra porta e perché dovremmo dargli il benvenuto (se non lo abbiamo ancora fatto).
Come in ogni spiegazione che si rispetti, iniziamo dall’etimologia del termine, per la quale gli antichi greci fanno nuovamente capolino. Il termine è infatti composto da domos (casa) e tikos (ovvero disciplina di applicazione), a indicare l’insieme di tecnologie che possono essere applicate in casa (o in qualunque altro luogo privato) per elevare gli standard di comfort, sicurezza ed efficienza. Una materia presente da anni e in continua crescita, che implica complessi studi complementari di ingegneria, architettura, elettronica, informatica e telecomunicazione.
Così articolata, è evidente che ogni prodotto della domotica richieda un investimento economico iniziale di una certa importanza, in relazione alla tipologia di dispositivi e allo spazio fisico dell’immobile. Verrà però ammortizzato nel tempo e risulterà vincente. La semplicità con la quale si gestiranno gli spazi e gli elettrodomestici, e il risparmio energetico che emergerà dalle bollette ne saranno la prova lampante.
Per chi fosse in fase di ristrutturazione o addirittura di costruzione della propria abitazione, l’argomento potrà risultare particolarmente interessante. Per tutti gli altri, conoscere nuovi orizzonti è sempre stimolante, anche a partire da piccoli oggetti high tech.
Quindi cominciamo subito individuando le diverse aree d’azione della domotica:
- la termoregolazione, cioè l’ “adattamento intelligente” della temperatura da parte del sistema di climatizzazione, in base alle condizioni atmosferiche (temperatura, umidità, …), alla presenza o meno di persone all’interno dell’unità abitativa e alla loro routine quotidiana. Una funzionalità chiaramente volta a evitare qualsiasi consumo inutile. Se già il riscaldamento autonomo sembrava una rivoluzione, questo è sicuramente l’evoluzione 2.0.
- L’automazione, ovvero il regolamento di componenti della casa in relazione alle proprie esigenze o circostanze. Queste possono comprendere tapparelle, tende, cancelli e finestre. Non è forse più piacevole essere riscaldati dalla luce del sole che innonda il salotto, piuttosto che da un asettico calorifero? l’illuminazione. Con la demotica è infatti possibile regolare l’accensione/spegnimento e l’intensità degli apparecchi esterni e interni, in relazione all’esposizione solare e alle condizioni atmosferiche.
- Controllo da remoto. Un solo click per programmare, monitorare e moderare l’illuminazione, il riscaldamento, gli elettrodomestici e l’impianto elettrico e d’irrigazione. In altre parole, far vivere la casa anche quando non la si sta abitando.
- Sistema di sicurezza, da considerarsi su due livelli. Personale, e quindi impianti di video sorveglianza, antifurto e interazione immediata con vigilanza o pronto soccorso in caso di emergenza. Abitativo, con strumenti in grado di rilevare tempestivamente pericoli di incendio, fughe di gas, allagamenti.
- Sistemi audio e di videofonia, che oltre alla riproduzione di musica o contenuti multimediali, permettono di comunicare con le altre zone dell’abitazione via audio e video. Parliamo quindi non solo della celebre smart tv e dei sopra citati dispositivi di assistenza vocale, ma anche di interfoni e videocitofoni.
Per molti queste soluzioni scaldano il cuore, permettendo di salutare il proprio cane dallo smart phone in pausa pranzo. Sicuramente possono essere un’anticamera del teletrasporto, ma implicano inevitabilmente un compromesso con la privacy.
Detto ciò, come è facile immaginare, parte delle categorie sopracitate sono “fai da te”, perché costituite da dispositivi singoli, rintracciabili e applicabili autonomamente. In altri casi, invece, l’installazione è strutturale e dunque più complessa, per questo è bene affidarla a tecnici esperti, i system integrators.
Le difficoltà, infatti, non si presentano tanto a livello di collegamento quanto di localizzazione dei touch point, cablaggio delle apparecchiature e programmazione distributiva delle linee di segnale e di comando.
Alcuni
consigli per rendere la vostra casa più smart?
Innanzitutto, individuate le vostre necessità e trovate gli strumenti a voi più accessibili all’uso, così da non spendere denaro ed energie in qualcosa che poi effettivamente risulta inutile o inutilizzabile, e quindi inutilizzato. Ognuno di noi ha il proprio modo di vivere la casa e la domotica è nata per semplificarne le dinamiche, non viceversa.
Secondo poi, affidatevi ad aziende qualificate. Ormai l’evoluzione della tecnologia per la casa ha raggiunto livelli altissimi, attraendo lo sguardo di un numero sempre maggiore di imprese. Questo non significa che ci si debba per forza affidare ai grandi marchi, ma suggerisce di condurre un’attenta ricerca prima di acquistare dispositivi (o peggio ancora impianti) che poi rischiano di rivelarsi poco prestanti o assolutamente incomprensibili. La garanzia di qualità e un servizio di assistenza rapido ed efficiente è sempre un plus da considerare, specialmente se la materia high tech non è il nostro pane quotidiano.
Ultimo suggerimento – che può tornare utile in qualsiasi ambito – è richiedere un periodo di prova del dispositivo, qualora possibile. Così facendo, capirete velocemente se lo strumento è facile da utilizzare e quanto effettivamente migliora la vostra vita domestica.