Grignasco - foto di Roberto Sagliaschi
Agenzia Immobiliare Botto,  Il nostro Territorio

Alla scoperta del territorio: Speciale Grignasco

Come per gli uomini, anche i luoghi hanno un’identità, radicata nelle proprie origini e poi plasmata dal tempo e dalle vicende. Ognuno è diverso, definito e unico, tanto incredibile da meritare di essere raccontato. Per questo nel blog di Immobiliare Botto abbiamo deciso di dedicare qualche parola in più al nostro magnifico territorio e condividerla con voi.

Oggi torniamo a Grignasco, dove siamo nati, grazioso e vivace comune nella bassa Valsesia per parlarvi della sua bellezza attraverso due elementi caratterizzanti, centrali alla vita del paese in senso lato e fisico: la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta e il Carnevale.

La prima rappresenta un capolavoro di architettura barocca di rilievo nazionale, annoverata come l’opera massima dell’esponente torinese Bernardo Antonio Vittone e censita dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) come Luogo del Cuore.

Foto di Roberto Sagliaschi

Iniziata nel 1751 dopo due anni di progettazione, la struttura dell’opera venne conclusa poco dopo la morte del suo creatore, nel 1770, e fu finanziata con il supporto dell’arciprete Carlo Silano Tartagliotti e i lasciti di vari benefattori. Le eccellenti maestranze coinvolte ricevettero grande sostegno dagli abitanti del paese, che offrirono manodopera gratuita. Un atto esplicativo per quello che sarebbe diventato non solo il fulcro dell’attività cattolica locale, ma addirittura un esempio di architettura religiosa tra i più conosciuti d’Italia.

La chiesa, infatti, è uno dei rari esempi rinascimentali a pianta centrale. Questa simmetria strutturale crea un sistema perfetto di proporzioni tra i diversi elementi, che conferisce all’edificio armonia e naturale bellezza. A impreziosirla sono gli intonaci e le rifiniture interne degli stuccatori ticinesi Francesco Pellegrino e Giovanni Battista Morazzone, il quale partecipò anche al cantiere della Parrocchiale di Ghemme. Sull’esterno, attirano subito l’attenzione la scalinata in pietra dall’enorme effetto scenico e la fontana centrale, offerta dal grignaschese Pietro Jannetti e risalente agli anni Settanta del XIX secolo.

Dalla sua consacrazione nel 1783, la chiesa di Santa Maria Assunta protegge con il suo sguardo l’intera comunità, che nei secoli l’ha tutelata e valorizzata mediante importanti opere di restauro, confermandosi come uno dei luoghi d’interesse più rilevanti della Valsesia.

Un grande devozione quella degli abitanti di Grignasco, che riguarda non solo la sfera religiosa ma anche la tradizione, come dimostra l’importanza del Carnevale nella vita sociale del luogo.

Nato in Valsesia a fine Ottocento, qui fonda le sue radici nell’ironia di Pinet Turlo, ciabattino-poeta che con la sua penna diede vita a Giuan Bacéja e Mariana Curbèla, nel 1895. Personaggi divertenti e semplici, sono lo stereotipo della coppia contadina dell’epoca: di umili origini, vivono e lavorano nelle campagne circostanti, parlano esclusivamente il dialetto e una volta all’anno giungono in paese – nella grande città trafficata da carri e sconosciuti-. Un grande evento per il quale indossano addirittura gli abiti da cerimonia: lei una lunga gonna bordeaux, accompagnata da camicia bianca, gilet nero e il suo grembiule preferito – quello con i disegni dei fiorellini che ogni giorno raccoglie -; per lui invece completo nero, camicia bianca e bombetta. Accessori immancabili sono il bastone e gli occhiali, a cui ricorre chiaramente non per eleganza ma per necessità.

Gruppo Comitato Carnevale Grignasco

A definire i due protagonisti, nel nome e nel costume, sono due elementi della vita quotidiana di allora: la “curbèla” per Mariana, ovvero il cesto in salice intrecciato con cui le donne trasportavano legna e alimenti, e la “bacéja” per lui, il piatto in legno con il quale si era soliti mondare il riso.

Da citare è l’aggiunta che il grande e amatissimo Franco Fizzotti, artista, indimenticabile Giuan e fondatore della Truna dal Giuan negli anni Settanta (luogo di ritrovo dei membri del Comitato e casa simbolica del Carnevale), apportò al costume tradizionale: due pompon in lana rossa da legare al collo, divenuti elementi canonici in suo onore.

Franco Fizzotti nei panni del Giuan Bacéja

Ogni anno Grignasco apre le sue porte al Carnevale il 6 gennaio, con la consegna da parte del sindaco delle chiavi della città alle due maschere e la degustazione della trippa in piazza, cucinata dai volontari.

Nelle settimane che seguono, ogni weekend nella Truna si possono gustare piatti tipici in compagnia, tra musica, canti e tanto divertimento. In quest’atmosfera di allegria inebriante il Comitato Carnevale, che durante l’anno è impegnato a organizzare tutti i preparativi necessari, finalmente riesce a prendersi una meritata giornata di relax con il “Giro delle 7 merende”, un tour a tappe in cui gli abitanti invitano i membri nelle proprie case, come ringraziamento per il lavoro svolto. Un momento significativo, che segna il countdown per la vera grande festa grignaschese, la Giubiacia.

Sorella della sopra citata “trippa in piazza”, si tratta di una ricorrenza che cade ogni Giovedì Grasso, nella quale la comunità saluta il Carnevale gustando insieme un buon piatto caldo di fagiolata. A seguire, la sfilata dedicata ai bambini, uno spettacolo in piazza con la premiazione della miglior maschera e, infine, il veglione danzante al Teatro della Società Operaia.

Un arrivederci corale alla magia del Carnevale, che quest’anno ha subito forti restrizioni a causa dell’emergenza, ma ha mostrato tutta la sua tenacia. Grazie all’impegno dei membri del Comitato Carnevale Grignasco, capitanato dal presidente Stefano Sagliaschi, sono state infatti trovate delle soluzioni alternative di tutto rispetto: la consegna delle chiavi in streaming e le immancabili trippa e Giubiacia direttamente da asporto e domicilio, da prenotare al numero telefonico della Truna Dal Giuan (349 61 04 199). Come messaggio d’amore a tutta la comunità da parte dei cuochi volontari e membri del Comitato, l’appuntamento gastronomico della Giubiacia è stato fissato per il 14 Febbraio. Se non si può con tutti, che almeno si condivida l’essenza del Carnevale con la propria dolce metà!

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